Buon Venticinque aprile
Viola, giallo, bianco e rosso, chi viene a Riace in questi giorni vedrebbe davanti ai suoi occhi un’esplosione di colori. E ogni volta ti chiedi come sia possibile che la natura, dopo tutto quello che ha subito in questi posti, possa ancora reagire. Eppure il ronzio assordante delle api è ancora lì, a ricordarci che non tutto è finito.
Resistere è anche un po’ questo: sapere che, in fondo, dalle cose belle rinasce la speranza.
Ottanta anni fa l’Italia migliore, quella che credeva che si potesse vivere lontano dalla legge del sopruso e della violenza, resistette e vinse e gettò le basi per la costruzione di una società più giusta che rinnegava la guerra e sognava la pace perpetua per tutti i popoli.
Dalla resistenza di quegli uomini e di quelle donne rinacque una speranza.
Oggi, che invece sembra esser tornato normale pensare che valga soltanto la legge del più forte, non possiamo credere che l’atto del resistere non abbia più alcun valore. Oggi, più che mai, è necessario rifiutare un ritorno al passato, dove soltanto la cinica constatazione dei rapporti di forza serviva a determinare chi avesse ragione e chi no.
Come associazione rifiutiamo tale cultura. Rifiutiamo il doverci piegare a pensare che non possa più esistere un senso di giustizia su questa Terra, che soltanto le armi possano definire chi ha diritto e chi no.
Ripudiamo la guerra, come detta la nostra Costituzione. Ripudiamo il conflitto perenne e barbaro, imposto dalle logiche dello sfruttamento sulle persone e biasimiamo chi lo fomenta per logiche di mero profitto e arricchimento personale, creando inutile sofferenza alle popolazioni.
Siamo accanto ai popoli di Palestina e dell’Ucraina, e a tutti i popoli che soffrono per fame, guerra e carestie.
Forse un giorno ritornerà la speranza e si tornerà di nuovo a sognare una società di tutti i popoli, che sia rispettosa dei più deboli e che non lasci indietro nessuno. Si tornerà di nuovo a parlare di giustizia tra gli uomini con senso di verità, proprio come è vero che rinascono i fiori la dove prima erano scomparsi.
Vi auguriamo a tutti e tutte una buona festa di Liberazione, e che sia un Venticinque aprile resistente, contro l’indifferenza e contro l’odio inutile tra le persone.
“Ora e sempre resistenza”
Ps. Stiamo lavorando per creare un calendario di eventi per questa estate a Riace. Proveremo a riportare al centro delle nostre iniziative l’impegno alla diffusione di una cultura dell’inclusività e del rispetto delle disuguaglianze, cercheremo in tutti i modi di proporre temi e riflessioni che facciano crescere in noi un senso di appartenenza ad un unica comunità globale, quella umana. Resistete!

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